E'stata una fotografa e scrittrice italiana. Comincia la professione nel 1960 come fotografa di scena, poi si dedica al reportage e al ritratto. Nel 1969 la casa editrice Einaudi pubblica, insieme a Gianni Berengo Gardin, il volume "Morire di classe" a cura di Franco Basaglia e Franca Basaglia Ongaro dove appaiono toccanti foto prese in vari manicomi italiani. Il libro diventa presto, come scrive Franca Ongaro, citando Primo Levi[2],: "Un documento ormai storico nel reportage sugli ospedali psichiatrici. "Morire di classe" documentava la situazione manicomiale degli internati di alcuni ospedali psichiatrici dove due grandi fotografi, Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin, coinvolti nell'impresa avevano avuto il permesso di entrare e fotografare. Prima di allora non era possibile farlo, per non ledere - si diceva - la dignità dei malati. Sono immagini dure di donne e di uomini prigionieri, incarcerati, legati, puniti, umiliati «ridotti a sofferenza e bisogno» (Primo Levi).
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